Nella rubrica di marzo avevamo accennato all'abate francese Nicolas-Louis de Lacaille vissuto tra il 1713 e il 1762 e famoso per il suo Coelum Australe Stelliferum, il catalogo celeste nel quale introdusse 14 nuove costellazioni. Una di queste è l'Antlia, situata a sud della parte centrale dell'Idra, e della quale riteniamo opportuno dare qualche informazione sull'origine del nome. È correntemente tradotta "macchina pneumatica" o "pompa", ma se andiamo a curiosare il significato greco (e il corrispondente latino) della parola scopriamo che antlìa (termine femminile) ha lo stesso significato del più antico antlìos (maschile) che indica la stiva o la sentina della nave; da qui segue anche il neutro antlìon che era la votazza per raccogliere l'acqua che poteva accumularsi in fondo alla sentina durante la navigazione; è quindi probabile che da quest'ultimo strumento sia derivata la pompa del LaCaille (e in neogreco antlìa significa effettivamente pompa). Forse si tratta di un altro riferimento alla mitica nave Argo, successivamente smembrata fra Puppis, Carina, Vela e Pyxis; ed è triste pensare che quest'antica e gloriosa imbarcazione dopo aver solcato per lunghi secoli i mari celesti abbia fatto miseramente naufragio finendo in mille pezzi!
NGC 2997
La stella più brillante (si fa per dire) dell'Antlia è la Alfa, una gigante arancione di magnitudo 4.25 e distante 366 anni luce. Ma la piccola costellazione è usualmente nota per ospitare la bellissima NGC 2997, una galassia gigante di classe I distante 40 milioni di anni luce e situata alla stessa declinazione di Alfa. Per gli abitanti del Nord Italia, e soprattutto per chi osserva dall'arco alpino, la galassia non culmina mai sopra i 13-14 gradi sull'orizzonte. Se l'aria è tersa, ma il cielo è inquinato verso sud (cosa molto probabile) possiamo tentare di limitare il danno usando un filtro deepsky che tuttavia ci fa pagare il prezzo della perdita secca di una magnitudine; altrimenti conviene recarsi a sud della Pianura Padana dove il cielo meridionale è certamente migliore, guadagnando al contempo un grado o due. Ma dispetto della sua fama, NGC 2997 resta comunque una galassia non facile da osservare visualmente a causa della bassa luminanza superficiale pari a 13.6 magnitudini per primo d'arco quadrato; con un 25 centimetri a un centinaio di ingrandimenti si riesce a discernere un ovale molto stemperato sul fondo cielo, orientato da est a ovest, con dimensioni 4.5'×3' e una condensazione centrale relativamente marcata.
La contigua Pyxis, situata subito a ovest dell'Antlia, è anch'essa una piccola costellazione sbocciata dalla fervida immaginazione del LaCaille; come l'Antlia faceva parte, con ogni probabilità, della stessa nave e della quale avrebbe costituito l'albero rappresentato dalle tre stelle più luminose, ossia Alfa, Beta e Gamma. Il nome, tuttavia, è controverso. Viene usualmente tradotto con "bussola", ma questa non va intesa nell'accezione popolare del termine, ossia di strumento per la navigazione (e che comunque era sconosciuta al tempo degli Argonauti); sia in latino che in greco, infatti, il termine pyxis significa "scatola" (propriamente di legno di bosso) e per estensione vaso, contenitore, scrigno. In latino medievale era chiamata buxula — a sua volta imparentato etimologicamente con pyxis — che indicava sia l'urna per le votazioni, sia la cassetta delle elemosine; dobbiamo quindi concludere che anche la comune bussola per naviganti prenda il nome dalla scatola che la conteneva.
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Oggetto | AR | Dec | Dim. | Mag | Tipologia |
Alfa Antliae | 10h27m09s | -31°04.1' | — | 4.25 | spettro K4 |
NGC 2997 | 09h45m39s | -31°11.4' | 8'×6' | 10.0 | gx spirale Sc I |