In tutta sincerità, qualcuno di voi potrebbe affermare di avere mai osservato dall'Italia stelle o oggetti deepsky nella costellazione della Gru? È infatti sufficiente dare un'occhiata alla declinazione media di questa piccola costellazione (appena 366 gradi quadrati) per accorgersi del fatto che, ad esempio, a Firenze la sua stella più luminosa, della quale accenneremo fra breve, è completamente sepolta e inosservabile, mentre a Palermo fa capolino ad appena 5 gradi sull'orizzonte meridionale.
Tutto inutile dunque? Niente affatto, anche perché a dispetto della sua apparente inutilità e poco appariscenza, la Gru è potenzialmente appariscente, dal momento che contiene alcune stelle abbastanza brillanti. Cerchiamo dunque di definire meglio la questione.
Innanzi tutto vediamo di localizzarla. La Gru (Grus, in latino) è situata subito a sud di Fomalhaut, la brillante Alfa del Pesce Australe, facilmente rintracciabile durante l'autunno. La disposizione delle stelle principali ricorda un grande uccello pronto ad alzarsi in volo e con un po' di fantasia richiama alla mente il Cigno. La stella più brillante è la Alfa, nota col nome di Al Nair che significa semplicemente "la brillante" ed facile da individuare — come lo è del resto l'intera costellazione — dal momento che si trova in una plaga priva di altre stelle luminose; è una stella azzurra di magnitudo +1.7 distante 110 anni luce.
Al Nair deriva dall'arabo al-Nayyir min Dhanab al-hut (al-Janubiyy), che significa "la stella brillante della coda (del Pesce)". Questo perché la Gru è una costellazione relativamente moderna e gli arabi, in passato, la consideravano parte del vicino del Pesce Australe di cui costituiva, appunto, la coda.
Pure molto difficile da osservare dall'Italia, in quanto situata alla stessa declinazione, è la Beta di magnitudo +2.1, una gigante rossa distante 170 anni luce. Queste due stelle, distanti tra loro 6 gradi scarsi, anche se brillanti sono di fatto precluse agli abitanti di Firenze, o Bologna (per non parlare poi di Torino o Milano situate ancora più a nord). Anche la doppia larga Delta1-Delta2 non è facile da vedere, pur trovandosi 5 gradi a nord-est di Alfa: è formata da due stelle rispettivamente gialla e arancia di quarta grandezza distanti 16' (la metà del diametro lunare) in direzione NNW-SSE.
Ma a ben vedere, la Gru si estende per una ventina di gradi in declinazione e questo dà la possibilità persino ai trentini e ai valdostani di scorgere almeno la stella corrispondente alla testa dell'uccellaccio, ossia la Gamma di terza grandezza. Insomma, alla prova dei fatti non è poi così arduo riuscire a vedere, almeno in parte, la Gru: è sufficiente un buon binocolo, un cielo terso, un orizzonte sgombro e ... un po' di pazienza. Fatecelo sapere.
Qui sotto sono elencate le altezze massime raggiunte da α e γ Gruis da quattro città italiane:
Milano: α Gruis -00° 53' (la stella rimane sempre sotto l'orizzonte); γ Gruis +07° 24';
Roma: α Gruis +01° 36'; γ Gruis +10° 52';
Napoli: α Gruis +02° 34'; γ Gruis +11° 55';
Palermo: α Gruis +05° 10'; γ Gruis +14° 41'
(tieni lo smartphone in orizzontale)
Stella | AR | Dec | Mag | Tipologia |
Alfa Gruis (Al Nair) | 02h08m14s | -46°57.7' | 1.7 | spettro B7 |
Beta Gruis | 22h42m40s | -46°53.1' | 2.1 | spettro M5 III |
Gamma Gruis | 21h53m56s | -37°21.9' | 3.4 | spettro B8 |
Delta1-2 Gruis | 22h29m28s | -43°37.0' | 4.0+4.1 | spettro G6+M4 |