Osservare oggetti bassi sull'orizzonte ha sostanzialmente due scopi: il primo è quello strettamente legato al sapore delle sfide, che da sempre appassionano molti osservatori, visualisti o fotografi; l'altra è quella di sondare la bontà del cielo da diverse località italiane; in questi casi, infatti, la semplice estinzione atmosferica è solo in parte il fattore discriminante nella visibilità o meno di un oggetto, dal momento che sono le foschie o l'inquinamento luminoso a giocare il ruolo determinante.
Gennaio è uno dei pochi mesi ideali per osservare la Fornax, una piccola costellazione di 400 gradi quadrati che transita in meridiano alle 8 di sera, un orario molto comodo per la maggior parte degli osservatori. Questa costellazione è stata creata da La Caille nel 1752, riunendo un gruppo abbastanza insignificante di stelline di 4ª e 5ª grandezza, col nome di Fornello Chimico allo scopo di esaltare l'opera dell'uomo. Possiamo riscontrare altri esempi di questo tipo nel Microscopio, nello Scultore e nel Bulino dello Scultore, altresì noto come Caelum (da non confondere con coelum che indica invece la volta stellata). In particolare, La Caille aveva voluto dedicare questo nuovo simbolo celeste all'amico Lavoisier, lo scienziato che per primo confutò la teoria del flogisto gettando così le basi della chimica moderna. Nell'atlante di Johann Bode era indicata con il nome di Apparatus Chemicus.
L'ammasso della Fornax
Stavolta possiamo eufemisticamente affermare di essere abbastanza fortunati: la Fornax è infatti compresa tra -24 e -39 di declinazione, per cui può essere interamente osservata da tutta l'Italia, anche se ovviamente "osservabile" non è sinonimo di "visibile", per via dei molti fattori appena considerari. Quando si presenta una costellazione è giocoforza accennare almeno alle stelle più brillanti (o se preferite, in questo caso, meno deboli) che ne permettano l'identificazione. Tuttavia, non è facile trovare la Fornax, perché anche le costellazioni confinanti sono poco appariscenti: un buon atlante celeste, per uno studio a tavolino, può dunque costituire un valido preliminare.
Ad ogni modo, la stella più brillante è la Alfa di 4ª grandezza, un astro bianco-giallo della Sequenza Principale distante 46 anni luce e circa 4 volte più brillante del Sole. La Beta, poco più debole, è anch'essa una stella di 4ª ed è una gigante gialla distante 170 anni luce della stessa classe spettrale del Sole, ma 40 volte più brillante.
E veniamo dunque a uno degli oggetti più famosi della Fornax, vale a dire NGC 1365, situata presso il confine con l'Eridano; visualmente è però una gx piuttosto debole, anche se facilmente osservabile in un telescopio da 20 cm; il primo particolare che salta all'occhio in visione diretta è il nucleo, mentre in visione distolta si nota un allungamento abbastanza netto in direzione est-ovest, di dimensioni 4'×2' imputabile alla barra centrale; i due bracci principali sono tuttavia elusivi e anche in condizioni di ottima trasparenza occorre uno strumento decisamente maggiore per osservarli. NGC 1365 fa parte di un ammasso di galassie distante una 60-ina di milioni di anni luce, il cui centro è occupato, come spesso avviene, da un'ellittica, NGC 1399: è una galassia brillante, diffusa, rotonda con Ø di 3' e alto gradiente di luce; c'è un piccolo asterismo di 4 stelline brillanti foggiato a losanga irregolare subito a est; è situata a poco più di 1 grado a NE di NGC 1365 e a 8.5' nord del confine con l'Eridano.
Più difficile da trovare, pur avendo una magnitudo integrata di un punto inferiore di NGC 1365 è NGC 1316, una grande galassia lenticolare (ossia di tipo intermedio tra un'ellittica e una spirale) la quale possiede una compagna di 11-esima (denominata NGC 1318 6.5' più a nord; la piccola mappa qui a destra mostra la posizione NGC 1316 a partire dalla stella χ. NGC 1316 è la quarta radiosorgente più intensa di tutto il cielo: indizio palese che al suo interno alberga un buco nero di ragguardevoli dimensioni!
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Oggetto | AR | Dec | Dim. | Mag | Tipologia |
Alfa Fornacis | 03h12m05s | -32°24.3' | — | 4.8 | spettro F8 |
Beta Fornacis | 02h49m06s | -28°59.1' | — | 4.4 | spettro G8 |
NGC 1365 | 03h33m37s | -36°08.3' | 10'×6' | 9.6 | gx SBb I-II |
NGC 1399 | 03h28m29s | -35°27.0' | 6' | 9.6 | gx E1 pec |
NGC 1316 | 03h22m39s | -37°12.1' | 11'×7' | 8.5 | gx lenticolare |