Pesci
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È la costellazione zodiacale che segue immediatamente l'Acquario; coprendo 889 gradi quadrati di cielo è abbastanza vasta ma è anch'essa poco appariscente perché le sue stelle più brillanti, ossia la Alfa, la Gamma e la Eta, superano di poco la 4ª grandezza; e purtroppo non è neppure dotata di gruppi stellari caratteristici, come piccoli asterismi, che ne aiutino la pronta identificazione, se eccettuiamo quel circoletto di stelle piuttosto deboli (foggiato a esagono irregolare e di cui fa parte la stessa Gamma) situato a sud del grande Quadrato di Pegaso; tuttavia, con un minimo di allenamento visivo ci si accorgerà che è comunque abbastanza facile identificarla anche senza partire dai riferimenti delle costellazioni contigue.
Ricordiamo, innanzi tutto, che circa 8 gradi sud-est dal centro dell'esagono cui accennavamo sopra è situato il punto equinoziale di primavera o Punto Gamma, dove ha origine il sistema di coordinate usato negli atlanti stellari; anticamente, com'è noto, questo punto si trovava nell'Ariete e continua a retrocedere per effetto della precessione degli equinozi.
Alfa Piscium è l'unica stella ad avere un nome: Al-Rishah che significa "la corda", termine che sarebbe connesso a un'origine mitologica alquanto oscura di questa costellazione che, probabilmente, veniva collegata con l'inizio della stagione delle piogge e delle inondazioni assieme alle vicine costellazioni acquatiche (Acquario, Pesce australe, Balena). A causa delle stime di luminosità un po' rozze fornite dal Bayer, Alfa Piscium non è la più brillante della costellazione come invece sarebbe di norma; è una stella doppia scoperta da W. Herschel nel 1779, distante 150 anni luce dalla Terra, con le componenti entrambe di color bianco di magnitudine 4.3 e 5.2 che ruotano l'una attorno all'altra in un periodo di 720 anni; la loro separazione angolare, che al tempo del grande astronomo tedesco era di 4 secondi d'arco, è andata via via diminuendo ed è attualmente inferiore ai 2 secondi; con un piccolo rifrattore da 10 cm a un centinaio di ingrandimenti dovrebbe essere abbastanza semplice separarle se teniamo presente che con diametri modesti come questo la sensibilità all'eventuale turbolenza atmosfe­rica (quello che in gergo si definisce cattivo seeing) è sempre molto ridotta.
In questa costellazione si trovano altre stelle doppie facilmente risolvibili anche in un binocolo 12x50 e può quindi essere appagante osservarle. Cominciamo con la numero 55 che assieme alla 54 forma una coppia molto larga con separazione di 15 primi (vale a dire la metà del diametro apparente lunare); sono due stelle di 5ª e 6ª magnitudine, la prima delle quali è a sua volta una doppia osservabile, però, solo al telescopio.
Psi1, situata a 6 gradi e mezzo a est della precedente, è costituita da 2 stelle bianche di magnitudo 5.6 e 5.8 separate da 30".
77 Piscium, situata presso il confine meridionale della costellazione, è pure costituita da 2 stelle biancastre di magnitudo 6.8 e 7.6 separate da 33".
Infine la Zeta è una bella stella tripla posta praticamente sull'eclittica; le 2 stelle più brillanti sono di magnitudine 5.6 e 6.5, di colore rispettivamente bianco e giallo e hanno una separazione angolare di 24".
Una stella di 5ª grandezza che, osservata in un binocolo o al telescopio, appare decisamente rossa è la TX Piscium, la quale rappresenta il vertice più orientale del piccolo esagono irregolare situato a sud del Quadrato di Pegaso. Come µ Cephei anche questa è una variabile irregolare, con una variazione di luminosità, tuttavia, inferiore a una magnitudo. La TX è altresì una delle piu note stelle al carbonio.

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