E' una delle 14 costellazioni create dall'abate Nicolas-Louis de Lacaille a partire dal 1751, quando si era recato al Capo di Buona Speranza per studiare il cielo dell'emisfero australe. Egli aveva inteso riempire alcuni vuoti presenti tra altre costellazioni note pretendendo di immortalare alcuni strumenti scientifici in uso durante la sua epoca, fra cui, appunto, il microscopio, il telescopio, l'ottante, l'orologio, la fornace e via dicendo.
Rendering di Lacaille 8760 Si trova subito a sud del Capricorno e anzi, con un po' di fantasia che non guasta mai, c'è l'impressione che la punta meridionale dell'asterismo del Capricorno — occupato dalla ω, una stella arancione di 4ª grandezza — punti proprio verso questa piccola costellazione.
Se si eccettua l'estremo nord dell'Italia, il Microscopium è interamente visibile dalla nostra Penisola. Occupa 210 gradi quadrati, ma è costituito da stelle debolissime, dal momento che le due più brillanti, Gamma ed Epsilon, sono appena di magnitudo 4.7. La prima è una stella gialla distante centinaio di anni luce dal Sistema Solare, e anticamente faceva parte della contigua costellazione del Pesce Australe, tant'è che su alcuni vetusti atlanti stellari è talvolta indicata come xi PsA. Anche la seconda (la ε) è distante circa 100 anni luce, ma presenta una colorazione bianco-azzurra. La stella Alfa, di magnitudo 4.9, si colloca solo al terzo posto come luminosità nella costellazione, praticamente alla pari con Theta1, che però è leggermente variabile e può arrivare alla 4.8.
Interessante, a suo modo, è altresì Lacaille 8760 è una nana rossa di magnitudo 6.7 appartenente alla Sequenza Principale, con una massa pari ad appena il 60% di quella solare, ma con una luminosità che è appena il 3%; è distante meno di 13 anni luce, facendone così una delle stelle più vicine al Sistema Solare.
Il Microscopium in un'immagine dell'Uranofraphia di J. Bode (1801)