Gemelli
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Secondo un'antica leggenda, Polluce era immortale, mentre Castore no; quando quest'ultimo morì, Polluce, spinto da un profondo amore fraterno, decise di condividere con Castore la sua sorte scegliendo di vivere un giorno nell'Olimpo e un giorno negli Inferi. Gli dèi, mossi a compassione, tennero consiglio e decisero di portarli entrambi nel cielo.

I Dioscuri al Campidoglio (Roma)
Quando si parla dei due Dioscuri, figli di Zeus e di Leda, e delle loro eroiche gesta non possiamo fare a meno, come astrofili, di pensare alla costellazione dei Gemelli, ben visibile durante inverno e situata nella parte più alta dell'Eclittica. È una costellazione zodiacale che copre poco più di 500 gradi quadrati, dominata dalle due stelle più brillanti che sono appunto Castore e Polluce (Alfa e Beta Geminorum rispettivamente). Probabilmente, al tempo in cui il Bayer denominò le varie stelle con le lettere dell'alfabeto greco, le più brillanti della costellazione erano stimate della stessa luminosità, per cui stabilì di assegnare le prime due nell'ordine nel quale i Dioscuri vengono comunemente citati. Oggi sappiamo invece con certezza che la Beta è di circa mezza magnitudine più brillante di Alfa, e questa piccola differenza si può già notare abbastanza facilmente a occhio nudo.
Castore è una stella estremamente interessante. Osservata a occhio nudo o in un binocolo appare bianca, di magnitudo 1.7 e sin qui nulla di strano. Se però si osserva in un telescopio amatoriale a circa 150 ingrandimenti, ci accorgiamo che è doppia: due stelle bianche di classe spettrale AO di grandezza rispettivamente 2 e 2.8, separate da un paio di secondi o poco più. Queste componenti vengono usualmente denominate Castore A e Castore B e furono forse scoperte da Cassini nella seconda metà del XVII secolo. Fu però Bradley, dopo averle osservate per decenni a partire dal 1718, a notare che mutavano la loro reciproca posizione; nel 1803 W. Herschel annunciava che quel sistema era realmente legato fisicamente, e ciò costituì, in un certo senso, una prova tangibile che la legge di gravitazione di Newton era veramente "universale", e cioè non confinata nell'ambito ristretto del Sistema Solare dove il fisico e matematico inglese l'aveva potuta verificare direttamente.
Ma non è tutto. A 73" di distanza verso sud da questa coppia troviamo una stellina di 9ª grandezza nota ai variabilisti con la sigla YY Geminorum, ma ufficiosamente denominata Castore C, in quanto è gravitazionalmente legata alla coppia precedente. Le sorprese non sono finite perché studiando Castore con strumenti professionali, ci accorgiamo che ognuna delle 3 componenti è a sua volta una doppia spettroscopica: si tratta ovvero di una stella la cui duplicità si può evincere soltanto dal comportamento delle righe spettrali. YY Geminorum è costituita da due stelle arancioni che ruotano in meno di 20 ore; assieme a Castore A e B forma dunque un sistema sestuplo!

Confronto fra le dimensioni di Polluce e quelle del Sole (da Wikipedia)
Polluce è una gigante rossa distante attorno ai 35 anni luce e con una magnitudo pari a 1.15 è la 17ª stella più brillante del cielo.
Fra le stelle doppie abbastanza larghe da potersi osservare con un 10x50 interessante è My Geminorum, una gigante rossa di 3ª grandezza, leggermente variabile, che possiede una compagna di magnitudo 8,5 a 113" di distanza, la quale è a sua volta una doppia stretta.
20 Geminorum è invece costituita da due stelle giallastre di magnitudine 6,3 e 6,9, separate da una ventina di secondi: qui siamo in effetti piuttosto al limite nel riconoscimento della duplicità usando solo 10 ingrandimenti; diciamo che è un po' come osservare la celebre Epsilon Lyrae a occhio nudo, ma col vantaggio, rispetto a quest'ultima, che le componenti della numero 20 appaiono decisamente più brillanti al binocolo, il che migliora sensibilmente il potere risolutivo dell'occhio.
Epsilon è composta da una supergigante gialla di terza grandezza e una compagna giallo-arancio di 9ª a 110 secondi, ma probabilmente la coppia non è legata fisicamente.
Infine segnaliamo la Gamma, non perché è doppia, ma perché dopo Castore e Polluce è la più brillante della costellazione; è una stella bianca di 2ª grandezza distante oltre 100 anni luce e quasi 150 volte più luminosa del Sole.

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