Capricorno
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È una costellazione di origine molto antica; copre 414 gradi quadrati e rappresenta quell'animale nel quale si sarebbe trasformato Pan, dio dei boschi, per nascondersi al gigante Tifone. In effetti, il capricorno è un animale simile al camoscio (sebbene molto più raro) e al goral che vive sulle montagne impervie dell'Asia sud-orientale; è un buon arrampicatore che può spingersi sino a quasi 4000 metri di quota dove il terreno è scosceso, ma vi è ancora boscaglia o giungla di bambù. La varietà che vive a Taiwan è poi caratterizzata da un mantello d'un colore rossastro intenso. Presso i Babilonesi, però, la costellazione si chiamava pesce-capra e rappresentava una bestia fantastica con la testa e il torso di capra e la coda di pesce che, secondo alcuni, sarebbe stata addirittura Amaltea, la nutrice di Giove.

(immagine tratta dal sito "sentieri astrologici")
La stella più brillante della costellazione è la Delta, chiamata in arabo Deneb-al-Gíedi, ossia "la coda della capra"; è una stella bianca di terza grandezza, 10 volte più brillante del Sole e distante 49 anni luce; è leggermente variabile, appartenente alla classe delle binarie a eclissi, ma la variazione di luce è molto modesta, poiché ammonta ad appena 0.2 magnitudini, e solo un esperto variabilista può essere in grado di notarla visualmente. Curiosamente anche la Gamma, situata un paio di gradi scarsi a WSW dalla precedente, porta lo stesso nome arabo. Quest'ultima è pure una stella bianca e della medesima classe spettrale della precedente, ma è tre volte più luminosa e si trova a una distanza di 105 anni luce.
Alfa Capricorni è invece una doppia prospettica molto larga, ossia formata da due componenti che non hanno alcun legame fisico, essendo situate a distanze molto diverse, ove le reciproche interazioni gravitazionali perdono ogni influenza. In realtà, sarebbe più corretto parlare di Alfa1 e Alfa2 (distinzione che di norma viene apportata nei buoni atlanti stellari): la prima, ubicata più a ovest, è una supergigante gialla di magnitudine 4.4 ed è distante circa un migliaio di anni luce; possiede una compagna fisica di nona grandezza a 45" di distanza; la seconda, di magnitudine 3.6, è una gigante giallo-arancia distante 117 anni luce e ha una compagna di 11ª, ma a soli 6.6". In cielo le due stelle, che sono note col nome arabo Al-giedi, ossia la Capra, sono distanti poco più di 6 primi d'arco, vale a dire circa un quinto del diametro lunare, e costituiscono un ottimo test di visibilità a occhio nudo.
Un'altra doppia interessante, per il contrasto cromatico che presenta, è Beta Capricorni, distante 250 anni luce; in realtà costituisce un sistema multiplo, in quanto la primaria, di color giallo, è una tripla spettroscopica di terza grandezza, mentre la secondaria, azzurra, di sesta magnitudine e situata 3' a ovest, possiede una compagna di 10ª, a soli 0.8". La coppia principale è comunque facilmente osservabile in un qualunque binocolo, dal momento che le due componenti sono separate da 3 primi e mezzo. E a proposito di binocoli, chi possiede almeno un 10×50 e volesse divertirsi a sondare la bontà del proprio strumento, provi a cimentarsi con la Omicron; è una doppia formata da due stelle bianche di magnitudini 6.1 e 6.6 separate da 22 secondi; se è molto facile da separare in un piccolo telescopio, non lo è certamente nel binocolo, sia per il modesto ingrandimento, sia perché, almeno di non disporre di un apposito stativo, si richiede una mano molto ferma.

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