La Distanza Stadard
Immaginiamo di avere due lampadine, una molto debole che sviluppa una luminosità di appena 20 lumen, l'altra più potente con una luminosità di 2000 lumen, ossia 100 volte maggiore; se si pone la prima lampadina a 1 metro di distanza e la seconda a 10 metri, queste appariranno della stessa luminosità. Se poi si raddoppia la distanza della seconda (quella più potente) questa sembrerà addirittura più debole della prima. Come si fa quindi a capire la differenza effettiva di luminosità tra le due? Occorre ovviamente collocarle alla stessa distanza.
La stessa cosa si fa con le stelle. Ad esempio, Sirio è notoriamente la stella più luminosa del cielo, ma è anche molto vicina, trovandosi a 8.6 anni luce. Deneb, al contrario, è circa 11 volte più debole di Sirio, però è lontanissima (2600 anni luce). Si immagina allora di porre tutte le stelle alla stessa distanza di 10 parsec (32.6 anni luce), perché solo così si può capire quanto sono effettivamente luminose. In questo modo si scopre che alla distanza di 10 parsec Sirio diventerebbe di magnitudo +1.40, ma Deneb brillerebbe di -9, ossia oltre 60 volte la luminosità di Venere quando è al suo massimo. Se dovessimo però scambiare la distanza delle due stelle, allora Deneb brillerebbe di magnitudo -11 (come la Luna al primo o ultimo quarto!), mentre Sirio, alla distanza di Alfa Cygni, sarebbe visibile solo al telescopio, in quanto ridotta a una stellina di 11-esima.
A titolo di confronto il nostro Sole, alla distanza standard, diventerebbe a un astro di 5ª grandezza, a mala pena visibile dai cieli suburbani.

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