Michel de Notre-Dame (Nostradamus), 1503-1566 A sentire astrologi e veggenti di ogni estrazione, gran parte degli eventi catastrofici verificatisi nel corso della storia sarebbero stati profetizzati da tempo. Ad esempio Nostradamus avrebbe previsto la grande depressione del '29, l'invasione della Polonia da parte dei nazisti 10 anni dopo e, in tempi più recenti, addirittura l'attentato alle Torri Gemelle, nonché il terribile tsunami nell'oceano Indiano che nel dicembre del 2004 ha causato oltre 200.000 vittime! Peccato che la chiave di lettura di queste e altre profezie venga sempre alla luce post eventum, come si suol dire; in altri termini, quando le catastrofi si sono oramai verificate si vanno a interpretare una serie di presunti scritti profetici e cabalistici per "scoprire" che con un sufficiente grado d'illuminazione iniziatica tutto era già stato scritto da secoli e poteva quindi essere comunicato alle istituzioni con largo anticipo.
Dal momento che abbiamo parlato del 2012, molti avranno letto che i Maya avrebbero previsto grandi sconvolgimenti per quella data, mentre Nostradamus, a quanto pare più ottimista, avrebbe profetizzato l'avvento di una futura età dell'oro.
Queste cose mi hanno sempre fatto sorridere, se non fosse per l'immane numero di morti causato da alcune delle tragedie sopra ricordate, o di quello dei sinistrati sopravissuti che avranno la loro vita segnata per sempre, che mi costringono invece ad affrontare la questione in modo molto serio. Poiché però l'argomento, sotto certi aspetti, è delicato e rischia magari di urtare la sensibilità religiosa di qualcuno, cosa che non voglio assolutamente fare, mi riprometto di relegare ogni polemica nel cassetto attenendomi, come sempre, ai fatti.
Ci chiediamo: A prescindere dal determinismo sostenuto da Laplace, ma inficiato dal principio di indeterminazione di Heisemberg, sarebbe veramente possibile prevedere eventi accidentali e profetizzare con certezza situazioni future? In altre parole: è attendibile credere che certe persone "ricordino" il futuro così come ricordano il passato (pensate, ad esempio, come sarebbe bello sbancare il Superenalotto "ricordando" le estrazioni della prossima settimana!)?
La risposta è negativa per la semplice ragione che esiste la freccia del tempo termodinamica. L'universo, com'è noto dai tempi di Hubble, è in espansione, ma anche se in un futuro molto lontano dovesse tornare a contrarsi, il tempo continuerebbe a scorrere nello stesso verso, in quanto la legge inesorabile dell'entropia non permetterebbe il contrario (se il tempo potesse scorrere all'indietro potremmo vedere, all'occorrenza, i cocci di una bottiglia disseminati per terra ricomporsi miracolosamente! Oppure, con un esempio meno puerile, ma che metterebbe comunque in evidenza la violazione della suddetta legge, imbarcazioni di ogni tipo che solcano quotidianamente mari e oceani potrebbero sfruttare, come sistema propulsivo, il calore contenuto nelle acque, anziché bruciare miscele a base di idrocarburi inquinanti).
Questo, badate bene, è un concetto fondamentale. Se non esistesse la II legge della Termodinamica e fosse quindi liberamente possibile fare viaggi in avanti e all'indietro nel tempo, le leggi della fisica particellare che hanno governato l'evoluzione dell'universo sin dai primordi sarebbero perfettamente simmetriche; in altre parole, come già rilevato dal celebre fisico Stephen Hawking, l'universo risponderebbe alla cosiddetta "simmetria congiunta CPT". La simmetria C consiste nello scambiare le particelle con le rispettive antiparticelle (ad esempio: elettrone-positrone); quella P consiste nel prendere l'immagine speculare dell'universo che si osserva (ad esempio una particella dotata di spin destrorso verrebbe mutata in una con spin sinistrorso e viceversa); infine la simmetria T consiste nel rovesciare la direzione del tempo. È vero che queste simmetrie, separatamente o anche a coppie, possono essere violate: ad esempio la P viene violata nel decadimento radioattivo beta (emissione di elettroni), mentre quella CP viene meno nel decadimento dei mesoni K (particelle non elementari che vivono circa un 100-milionesimo di secondo); tuttavia la simmetria congiunta CPT non verrebbe mai violata. Detto in altri termini, l'universo seguirebbe la stessa evoluzione mediante lo scambio particelle-antiparticelle, prendendone l'immagine speculare e invertendo la direzione del tempo.
Ma proprio questo è il punto: se le leggi che governano l'evoluzione dell'universo fossero simmetriche, negli istanti immediatamente successivi al Big Bang tutte le particelle prodotte dal lampo di energia iniziale si sarebbero annichilate con le rispettive anti-particelle. Con quale risultato? Che l'universo sarebbe totalmente dominato dall'energia e non esisterebbe la materia, se non quella prodotta in infime quantità dalle fluttuazioni quantiche. E di conseguenza non esisterebbero nemmeno gli esseri umani in grado di domandarsi: «Che cosa succederà nel 2012?». Se però le leggi della natura non sono simmetriche, allora il comportamento di un universo costituito da particelle potrebbe essere differente da quello di un potenziale universo formato da antiparticelle.
A questo si deve aggiungere la Teoria della Grande Unificazione (GUT) che, fra le altre cose, prevede il decadimento del protone, sia pur in tempi lunghissimi (si parla di circa 1033 anni, un periodo enormemente più lungo della vita dell'universo che è dell'ordine di 1010 anni). Il decadimento del protone non è stato ancora osservato, in quanto le apparecchiature non hanno al momento raggiunto un grado di sensibilità sufficiente. Cosa c'entri questo con le profezie è presto detto.
Un protone (incolore) è costituito da 3 quark nei colori fondamentali (cromodinamica quantistica) Il protone, come il neutrone che se libero decade spontaneamente in circa un quarto d'ora, è formato da tre quark, ciascuno con un colore fondamentale; sia chiaro che i colori dei quark, così come i loro sapori, sono soltanto etichette quantiche e non hanno quindi alcuna relazione col significato usuale dei termini. La GUT prevede che un quark possa decadere in un antileptone (come il positrone, per intenderci), mentre un antiquark può decadere in un leptone (come l'elettrone). Supponiamo allora che, nelle prime fasi di vita dell'universo, di 4 quark uno solo sia decaduto in un positrone, mentre i 4 antiquark corrispondenti siano invece tutti decaduti nei rispettivi elettroni; il risultato, dopo l'annichilazione, sarebbe stato un surplus di 3 quark e di 3 elettroni. Se, giusto per fissare le idee, ipotizziamo che ciascuno dei 3 quark abbia avuto un colore fondamentale, questi allora si sarebbero potuti unire per formare un protone; se poi quest'ultimo avesse catturato uno dei 3 elettroni si sarebbe infine formato un atomo d'idrogeno. Ecco dunque spiegato, a sommi capi, perché nell'universo osserviamo in effetti nubi d'idrogeno, ma NON di antidrogeno!
Tutto questo è possibile proprio perché l'universo, a causa della freccia termodinamica, viola la simmetria congiunta CPT e grazie alla GUT permette l'esistenza della sola materia senza la corrispondente antimateria: se questa fosse infatti presente, sia pur confinata in remoti angoli del cosmo, si produrrebbe un background continuo e molto intenso di radiazione gamma che non è mai stato osservato.
Il tempo non si può dunque invertire. Nessuno può "vedere" il futuro così come è in grado di vedere il passato e pertanto le profezie perdono ogni concreto significato per essere relegate nelle sfere della mistica religiosa, delle pratiche esoteriche e della creduloneria popolare.
NOTA — Qualcuno ha di fatto ipotizzato viaggi a ritroso nel tempo attraverso i wormhole che collegherebbero due punti anche lontanissimi dell'universo. Ma queste diavolerie sono il risultato di alcune soluzioni particolari delle equazioni della Relatività Generale; si tratta comunque di strutture altamente instabili e credo che nessun fisico sperimentale le consideri seriamente. Anche perché occorre fare i conti con un eventuale paradosso: infatti, attraversando uno di questi wormhole, il viaggiatore potrebbe incontrare se stesso nel passato e se, colto da un raptus, uccidesse il suo "io" più giovane, non avrebbe nemmeno avuto modo di effettuare l'esperimento!